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domenica 1 aprile 2012

Alcune idee e proposte per il PGTU

TRIESTE in BICI, pur con alcune riserve, condivide la bozza del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano). Siamo favorevoli ad un progetto complessivo transitorio che investa mobilità privata e trasporto pubblico, servizi e mobilità eco-compatibile in un unico disegno che potrà essere costruito e completato nei prossimi anni, nel processo di trasformazione della città che riguardi sia le funzioni che la mobilità che da esse deriva. Dopo anni di esasperata espansione della motorizzazione, che ha determinato un rapporto di non sostenibilità ed ha letteralmente snaturato e stravolto le aree urbane di Trieste, inizia  proprio dalla mobilità dolce un percorso che, sembra voglia recuperare un giusto equilibrio tra i diversi attori del traffico, pedoni, ciclisti, TPL(Trasporto Pubblico Locale), veicoli motorizzati per il trasporto privato. Siamo fiduciosi e auguriamo all’Ente Pubblico rinnovato, che possa essere l’artefice dell’inizio di tale cambiamento e che la crescente domanda di mobilità,  possa esprimersi, negli anni a venire, attraverso un forte sviluppo della mobilità pubblica multimodale, un notevole impulso di  quella dolce(pedoni e ciclisti) e una progressiva riduzione della mobilità privata, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, recuperare un alto livello di vivibilità per tutti e tutelare l’ambiente naturale e urbano.
In particolare la pubblica amministrazione voglia fare il possibile per la rimozione di tutte le barriere architettoniche ancora esistenti negli enti pubblici, consigliando e agevolando i privati a fare altrettanto, in modo da garantire degna vivibilità alle persone diversamente abili, che nel recente passato non sono state sufficientemente tutelate, né adeguatamente prese in considerazione.
Da parte nostra, aderendo all’OMS(Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile), desideriamo portare  un contributo al servizio della Città, osservando e proponendo suggerimenti che possano essere d’aiuto all’amministrazione pubblica nel superamento di alcune criticità e/o possibili anomalie.
La RETE CICLABILE URBANA a TRIESTE è la nostra meta iniziale.
Un tracciato che colleghi il centro storico, nonché tutta la parte bassa della città(ove abitano 108.000 concittadini).Una rete cicloviaria organizzata che dal centro storico raggiunga i rioni periferici, l’altopiano carsico e viceversa.

Abbiamo appurato(contattando 1300 persone) che il triestino, fino a due anni fa, usava la bici quasi esclusivamente in Carso o in gita a seguito dell’auto. Pochi erano i ciclisti urbani (l’1%) e grande era il numero dei cittadini contattati che non usavano la bicicletta in città(il 10% pensava che non era possibile causa salite/discese, l’80% aveva paura di essere investito e il 9% non ci andava per altri motivi. Questa indagine ha messo in risalto un grande desiderio collettivo che solo la realizzazione di  UNA RETE CICLABILE URBANA A TRIESTE potrebbe esaudire.
La promozione di tale progetto ha coinvolto la gente(tanti contattati via Facebook), ha avuto grande successo e, cosa più importante siamo riusciti a trasmettere a tutti l’idea che
”CON LA BICI SE POL”, la bici nuovo mezzo per gli spostamenti, a vario titolo, in Città.
In questo momento in cui le auto e le moto meno inquinanti, sono quelle nuove, cioè quelle che non ci sono data la difficile congiuntura economica, la bici se ben supportata dalla pubblica amministrazione, potrebbe diventare per tanti cittadini l’inusuale nuovo attore della mobilità sostenibile cittadina, cosa impensabile fino ad oggi.

Idee e proposte di modifica o integrazione del Regolamento Viario Comunale.

La pianificazione della sosta, che troverà realizzazione in tempi diversi, diviene l’elemento preliminare delle scelte politiche relative alla mobilità e costituisce uno dei problemi fondamentali per un cambiamento sostenibile.
L’aver progettato e/o realizzato gran parte dei parcheggi in centro città e/o sulle rive da parte delle precedenti amministrazioni comunali, non ha risolto il problema della sosta dei residenti(costi esorbitanti dei box/posto macchina), ha alimentato il flusso e aumentato il numero delle autovetture nel centro storico e ha incentivano l’uso del mezzo a motore privato in città, con grave danno per la salute di tutti i cittadini causa l’inquinamento a vario titolo che tali mezzi producono.

CHIEDIAMO
che l’Amministrazione Comunale pianifichi la sosta affinché la Città possa essere restituita ai cittadini, e prenda in considerazione alcune nostre raccomandazioni, idee e proposte di modifica o integrazione del Regolamento Viario Comunale parte integrante della bozza del Piano Generale del Traffico Urbano:

1)  che i nuovi parcheggi di cintura( di scambio intermodale) e gli stalli per i bus turistici(in numero sufficiente) vengano realizzati in periferia;

2) che gli stalli per la sosta in città, non a pagamento, vengano adeguatamente tracciati e regolamentati, anche per la pulizia settimanale delle strade;

3) che davanti ai portoni di ingresso delle abitazioni(per ampiezza max 1,50 m.) venga posta adeguata segnaletica orizzontale per impedire la sosta(stesse motivazioni punto 4 successivo);  

4)  che i parcheggi in linea per i motocicli, ottimamente utilizzati anche per disincentivare la sosta abusiva sulle strade,  siano intervallati da uno spazio libero di 1,5 m. ogni gruppo di cinque stalli, per non impedire il libero accesso ai marciapiedi da parte dei pedoni(carrozzine bambini, diversamente abili) e per non ostacolare il personale operante sui mezzi di pronto intervento. 

5) che vengano realizzati parcheggi ad angolo per motocicli e/o biciclette con le seguenti modalità:10 stalli x 10 stalli a spina di pesce, intervallati da una doppia zebrata a “L”(attraversamento pedonale) a cavallo dell’incrocio, per impedire la sosta abusiva, che limita il libero accesso ai marciapiedi(stesse motivazioni punto 4 precedente) e peggiora la visibilità e la sicurezza sugli incroci.

6) che i cassonetti  situati sulla sede stradale, soprattutto quelli della differenziata e di altezza superiore a 1,20 m, al fine di migliorare la visibilità e quindi la sicurezza agli incroci, vengano posti a una distanza commisurata alla visibilità dell’incrocio. In tale spazio è auspicabile la realizzazione di un parcheggio ad angolo come al punto 5.

7) che gli attraversamenti pedonali e ciclopedonali a raso, che intersecano corsie riservate al TPL  e/o strade percorse anche da altri veicoli, garantendo la continuità della rete pedonale e ciclabile urbana, tra due percorsi pedonali e ciclabili in promiscuo, vengano evidenziati da zebrature di larghezza commisurata all’entità del flusso ciclopedonale.

8) Vengano individuate e censite, nell’ambito dei Piani Particolareggiati, le zone della città ove hanno sede gli istituti di aggregazione giovanili(asili, scuole, ricreatori, oratori, società sportive ecc.) e che tali aree siano classificate, tutte come zone 30(con limite di velocità 30Km/h), in cui possano essere adottate particolari limitazioni e/o cautele. Inoltre, per evitare le attuali criticità, quali la sosta e/o la fermata selvaggia in prossimità di scuole materne, elementari ecc. che, in alcuni orari della giornata, bloccano interi rioni ostacolando pure il transito dei mezzi di soccorso/pronto intervento,

CHIEDIAMO vengano istituite/realizzati in loco:

1) ZTL(zone a traffico limitato)  con limitazione oraria ad ore stabilite(un’ora prima e un’ora dopo l’inizio e la fine delle lezioni),  con interdizione e divieto di accesso ai non residenti di zona(derogati esclusi);

2) PROGETTO PEDIBUS  segnaletiche orizzontali e verticali;

3) elementi per la moderazione del traffico, quali bande trasversali ad effetto ottico ed acustico;.

4) collegamenti ciclabili e stalli a rastrelliera per parcheggio biciclette. 

5) attraversamenti ciclopedonali evidenziati da zebrature di larghezza commisurata all’entità del flusso ciclopedonale

La Mobilità Sostenibile per i giovani(bambini, ragazzi, adolescenti) e diretta ai giovani.

Il metodo della progettazione partecipata, utilizzato dall' Area Educazione del Comune di Trieste, può essere esteso a ciascuna delle Circoscrizioni, per le quali Ã¨ fondamentale sapere quali e dove sono gli istituti rionali di aggregazione giovanile, affinchè possano coinvolgerli organizzando tavoli di confronto sul tema della mobilità sostenibile giovanile, secondo  fasce di età. Tali incontri avranno il compito di orientare i partecipanti e promuovere educazione civica, motoria, stradale, per la mobilità dei giovani e diretta ai giovani, progetti per una rete rionale di percorsi sicuri sul tipo Pedibus da e per le varie citate agenzie educative. Incontri  e confronti di cui poi, gli istituti in parola, faranno partecipi i giovani e le loro famiglie.

TRIESTE in BICI group
by TRIESTE in BICI

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