
Da
qualche anno stiamo valutando diverse opzioni relative alla nostra strada
Costiera e abbiamo focalizzato l'attenzione sul tasso
di sicurezza molto basso e quindi insufficiente a tutelare e a garantire TUTTI gli UTENTI di questa arteria, indicandone pure le criticità.
Ora, senza pregiudizi né
tantomeno posizioni estreme, l'argomento sicurezza non può non vederci attenti e in prima linea e deve essere la priorità da cui
partire per riprogettare questa nostra
splendida arteria, come futuro asset per la valorizzazione
dell'intero tratto di costa triestina. Oggi,
in piena campagna destinata alla salvaguardia dell’ambiente e alla
incentivazione della mobilità sostenibile, è del tutto insostenibile e secondo schemi mentali superati e non più aggiornati, che si continui con poca
cura, con poca sensibilità e tanta approssimazione a sacrificare l’utenza vulnerabile
della strada(pedoni e ciclisti) e continuare a favorire i veicoli
motorizzati, mettendo a rischio pure i loro conducenti che, in presenza della linea continua di mezzaria, sono impossibilitati al sorpasso dei velocipedi, mantenendo il distanziamento laterale previsto dal NCdS(Nuovo Codice della Strada) di metri 1,50.
Tali
ripensamenti sono necessari e vanno nella direzione del superamento
delle criticità purtroppo da sempre esistenti, che tuttora, con gli ultimi
"ritocchi" della segnaletica orizzontale (sostituzione
della linea centrale di carreggiata discontinua con linea continua),
hanno peggiorato e resa ancora più insicura la viabilità in quanto,oltre all'impossibilità del sorpasso dei velocipedi, a quasi tutti gli utenti dei passi
carrai è impedita, dalla stessa linea continua, l'entrata o l'uscita in una delle due direzioni di marcia.
Ricordiamo
che il tratto della SR14(Strada Regionale), che collega il capoluogo regionale con
Sistiana, è gestito da FriulStrade, di "proprietà" della Regione FVG(Friuli-Venezia Giulia) é di competenza 2/3 del Comune di Trieste e 1/3 del Comune di
Duino-Aurisina.
La
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la sua partecipata Friuli
Venezia Giulia Strade devono tenere conto che la viabilità su tale
arteria è cambiata ed è in continua evoluzione, tanto che il
traffico, sempre più caotico, va razionalizzato, affinchè tale percorso possa
corrispondere alle necessità di sicurezza e di vivibilità di tutta l'utenza(pedoni, disabili, ciclisti, cicloturisti e conducenti di mezzi a
motore) che la percorrono oggi e la percorreranno in futuro.
Anche
le fermate dei mezzi del trasporto pubblico collettivo sono state
finora poco considerate sia nella progettazione che nella gestione di questa
arteria. Non vi è un’attenzione specifica alla problematica della
sicurezza delle fermate dei bus: ad esempio, alla loro
localizzazione e alle relative condizioni di accessibilità pedonale.
Il più delle volte, specialmente a partire dal tratto iniziale in
ambito extraurbano (Viale Miramare presso ex ristorante La Marinella)
mancano quasi tutti gli attraversamenti pedonali e in prossimità anche la
segnaletica orizzontale e verticale e un adeguato rallentamento per i veicoli in transito a 30Km/h.
Avevamo preso atto che il vice sindaco di Trieste, Paolo Polidori, nel 2020 aveva presentato un progetto complessivo per riconvertirla in strada
turistica, che, a suo dire, sembrava avesse ottenuto il favore
della Regione e dei comuni di Trieste e di Duino-Aurisina e ...?
Anche noi
pensiamo che sia possibile riconvertire la Costiera in strada
turistica, modificando la viabilità e spostando verso monte entrambe le corsie della carreggiata destinata ai veicoli con adeguamento della velocità alla riconversione e riducendo ulteriormente i limiti a 30km/h ove necessario(in prossimità rientranze fermate bus, attraversamenti pedonali, passi carrai ecc.). Per
renderla ancora più SICURA e SPETTACOLARE, la nostra splendida arteria
necessiterebbe di un allargamento a sbalzo sul mare destinato al transito dei ciclisti per mezzo di una ciclabile bidirezionale
“contraflow”(cfr. foto) e di un contiguo marciapiede panoramico per i pedoni, con alberi e panchine e tutto l'occorrente per la sosta dell'utenza vulnerabile. Il tutto
a protezione e delimitato da un sicuro guardrail.
Tale pista ciclabile bidirezionale sarebbe quindi realizzata in continuità tra la Costa dei Barbari e il bivio
di Miramare, con tratti spettacolari posti a sbalzo sul mare. Per attraversare poi le
gallerie, naturale e di Grignano, sarebbe necessario eliminare i marciapiedi creando al loro interno, sul lato mare, un tratto ciclopedonale bidirezionale.
Il
progetto va quindi completato con allargamenti e rientranze fuori
carreggiata:
- in
prossimità dei passi carrai, per rendere sicura la manovra di entrata/uscita dei veicoli;
- per
eventuali parcheggi e stalli parcheggio;
- per
rientranze su
entrambi i lati ad
ogni fermata del TPL(Trasporto pubblico locale) delimitate e
sufficienti ad ospitare i bus e assistite da attaversamenti pedonali
protetti con limitazione della velocità dei veicoli a 30km/h.
La costa va quindi valorizzata con un sistema ettometrico per il
trasporto di persone e velocipedi per raggiungere le rive sottostanti,
ove nel prossimo futuro realizzare un ulteriore percorso ciclopedonale
dotato di ogni tipo di servizi.
2
ascensori nel Comune di Trieste:
-
presso
stabilimento balneare Serena 2, con demolizione, arretramento e ricostruzione in zona di un ascensore idoneo al trasporto di persone e velocipedi;
-
presso il ristorante Tenda Rossa, con un ascensore pari requisiti.
2
ascensori nel Comune di Duino-Aurisina:
- presso Cannovella di Zoppoli sentiero dei
pescatori, con un ascensore idoneo al trasporto di persone e velocipedi;
- presso Costa dei
Barbari, con un ascensore pari requisiti.
E al Bivio di Miramare pedonalizzato(NO parcheggio auto e bus turistici. Sì bikepark e stazione bikesharing) segue la ciclabile bidirezionale contraflow lato mare, per e da Portovecchio, protetta da siepe delimitante le autovetture in sosta e con l'attuazione di una rotonda comprensiva di due corsie per i veicoli. Dal lato opposto (ex ciclabile) allargamento della carreggiata per una sosta più ordinata.
Desideriamo partecipare e oltre al contributo daremo il nostro assenso se nel progetto, in primis, verrà data l'importanza dovuta alla sicurezza per tutta l'utenza
presente sul percorso, rispettando i principi sociali, osservando i temi ambientali e quelli
relativi alla mobilità sostenibile.
La Costiera va riprogettata
e
ll centro di Trieste #carfree ... La Città ritorna alle persone!
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Questa discussione mi ha fatto venire in mente una proposta degli anni '60 fatta da mio Padre, l'arch. Petrossi, allora "Ingegnere capo" alla Provincia discussa e accettata con entusiasmo dall'allora Prefetto di Trieste.
RispondiEliminaSi trattava di una strada pedonale al livello del mare.
Visto l'articolo de "Il Piccolo" del 6 settembre 1966, penso che il prefetto fosse Cappellini, perché Mazza aveva lasciato Trieste in agosto. Un amico mi ricorda che la Provincia affidò l’incarico all’ing. Zorzi (il progettista dell’auto porto di Fernetti). Il progetto era pronto all’inizio degli anni ‘70. Ci fu la rivolta silenziosa (ma efficace) di moltissimi proprietari delle ville sulla costiera. Un giorno qualcuno si accorse che il progetto con tutte le sue tavole e le ricerche catastali era sparito dagli uffici. Non se ne seppe più nulla e non si fece nemmeno un metro di quella pedonale.
L'articolo de "Il Piccolo" (con foto) diceva "UNA «COSTIERA» PER PEDONI Fra le tante iniziative turistico-balneari prospettate all'inizio dell'estate, forse l'unica ad essere avviata a concreta realizzazione — mentre le altre sono state praticamente rinviate sine die — è la strada pedonale che, secondo i progetti della Provincia, dovrebbe valorizzare 11 tratto di spiaggia fra Canovella de'Zoppoll e i «Filtri» di Aurisina, attualmente inaccessibile. Verranno così valorizzati dei siti particolarmente suggestivi, come l'antico porticciolo di Aurisina, di cui — nella foto — si vedono affiorare le vestigia d'epoca romana. Il progetto, è stato inviato alla Regione con la richiesta di finanziamento in base alla legge per le strade turistiche"