Con le modifiche al nuovo Codice della strada i
comuni avrebbero dovuto stabilire limitazioni alla circolazione stradale,
almeno negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita
degli alunni. Tali provvedimenti, a seguito di un'ordinanza del
sindaco, fissano un limite massimo di velocità pari o inferiore a 30
km/h, indicato con apposita segnaletica, nonché da dispositivi
destinati a rallentare la velocità dei veicoli che tengano conto della necessità
di assicurare adeguate condizioni di sicurezza e di accessibilità.
Tutti si fermano con l’auto dove vogliono.
Ingorghi e code infinite. Nervosismo da “ressa”!
L'educazione,
il buonsenso
e il rispetto
si
imparano a scuola oltre che in famiglia e
non ci sembra che tale comportamento possa essere preso da modello dai bambini e dai ragazzi di questi conducenti adulti. E
nemmeno la mancanza di ordine e il rispetto delle regole possano
essere delegate dall'amministrazione pubblica ai soli vigili urbani
che, quando ci sono, a loro malgrado sono complici incolpevoli di
questo comportamento «incivile».
Chiediamo
che tale limitazione temporanea e relative
regole vengano introdotte intraprendendo altre possibili
soluzioni
per impedire a questo ammasso di vetture di fermare quotidianamente
il traffico di interi rioni non permettendo il transito ai mezzi di
passaggio(mezzi pubblici compresi) nè ancor peggio a quelli del
pronto intervento.
Introducendo le
strade scolastiche si allegerisce il
traffico veicolare, si abbassa l'nquinamento e si salvaguarda
l'incolumità dei bambini, incentivando pure una loro mobilità
autonoma. Tali percorsi si inseriscono nel più ampio ambito
dell'educazione stradale nella doppia accezione di educazione
all'ambiente e alla mobilità sostenibile.
Ci auguriamo
che questa nostra richiesta e i suggerimenti siano presi in
considerazione e resi operativi quanto prima, comunque prima che
inizi il prossimo anno scolastico, momento giusto per riportare le
cose alla normalità e cambiare queste pessime e consolidate
abitudini!
Proposte al
riguardo:
1) Individuare le zone e le strade scolastiche e su queste creare per tempo pedonalizzazioni
temporanee
con
Ztl(zone
a traffico limitato)
e con il
limite ai 10 km/h di aree prospicienti scuole ed asili,
congiuntamente al divieto di accesso, ai non residenti di zona, alle
strade scolastiche prossime alle stesse aree, un'ora prima e un'ora
dopo l’inizio e la fine delle lezioni.
Derogati: velocipedi e parificati, vetture invalidi, autorizzati e residenti di zona in uscita/entrata(con
tanto di permesso esposto sul parabrezza o elettrocomando nel caso
sia attivata una sbarra/colonna automatica).
2) Istituire
corridoi
ecologici ciclopedonali
comprensivi
di itinerari
Pedibus e Bicibus tra
le predette aree scolastiche e aree pedonali o isole ambientali
limitrofe, che
non solo incentivano forme alternative di mobilità, ma fanno
crescere pure legami tra le diverse famiglie delle zone interessate.
3) Munire
le strutture scolastiche
di
stalli
per il parcheggio dei velocipedi e per
l'accoglienza dei
diversamente
abili.
4) Rendere distanziati, più comodi e meno onerosi gli scuolabus.
5) Implementare
il TPL(Trasporto
Pubblico Locale) concertando
un abbonamento agevolato(biglietto
verde)
tra RegioneFVG, Comune di Trieste e azienda Trasporti:
a
tariffa gratuita per scolari e loro accompagnatori oltre a quello a
tariffa ridotta per studenti.
Trieste città rivolta al futuro dei propri bambini e in cui si vive tutti meglio che l'Amministrazione comunale potrebbe far suo prevedendo, per tempo, una campagna di comunicazione rivolta alla cittadinanza e ai presidi e consigli di istituto, affinché collaborino alla divulgazione dell’iniziativa oltre ad altre forme di sensibilizzazione delle famiglie e dei bambini verso temi ambientali e della sicurezza stradale, con percorsi educativi, ampliamento dell'offerta di servizi di accompagnamento sostenibile e coinvolgimento delle Circoscrizioni, della Consulta per la Famiglia e di diverse realtà nelle zone interessate.
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RispondiEliminaDOBBIAMO IMPARARE A METTERE AL PRIMO POSTO LA SICUREZZA E POI LA SOSTENIBILITA'