Translate

martedì 17 settembre 2019

A breve non compreremo più macchine, ma mobilità





Le grandi case automobilistiche dovranno capire che si trovano di fronte a un momento epocale. Dovranno passare dal vendere auto a vendere mobilità. Quello di cui oggi le città hanno bisogno.





L’intermodalità è il futuro intelligente della mobilità urbana. 

Sempre più città devono offrire opzioni di mobilità pubblica che combinino diversi mezzi di trasporto. Il motivo è semplice: ridurre l’uso di auto private.

Il trasporto globale rappresenta quasi un quarto delle emissioni di anidride carbonica, ed è in costante aumento. In Europa, sebbene “le emissioni siano diminuite in modo sostanziale negli ultimi decenni, le concentrazioni di inquinanti atmosferici sono ancora troppo elevate”, ha dichiarato l’Agenzia europea dell’ambiente.
Molte città stanno effettivamente cercando di promuovere un uso più ampio delle biciclette, ridisegnando i flussi di traffico e rafforzando le piste ciclabili. Tuttavia, le biciclette non possono essere viste come la soluzione a tutto, poiché devono essere integrate nella rete di trasporto intermodale. Intermodalità significa semplicemente l’uso di diverse modalità di trasporto in un unico viaggio.

Valencia ci sta già lavorando. Grazie all’app Valencia Smart City Platform, tutti i viaggiatori possono costruire sul proprio smartphone il loro itinerario urbano, mescolando mezzi pubblici come biciclette e autobus. Presto arriverà un’app più potente che combinerà il servizio pubblico con il trasporto privato, come i taxi o il car sharing.

Dresda, in Germania, è un’altra città faro e sta anche portando avanti molte innovazioni legate all’intermodalità. Linda Arnhold, esperta di energia che lavora presso il Comune, spiega: “Nel 2014, abbiamo progettato una serie di hub che combinano il car sharing, il noleggio di biciclette, l’elettromobilità e il trasporto pubblico locale. I primi due hub sono già stati inaugurati; il nostro obiettivo è gestire 76 hub entro il 2025”.

Budapest e Vienna si collocano tra le città che hanno abbracciato l’intermodalità. Usano l’app Mobility as a Service (MaaS), che è stata testata con successo in Finlandia e che integra varie forme di trasporto in un unico servizio di mobilità accessibile su richiesta.
Il Centro per i trasporti di Budapest ha creato il Pianificatore di viaggio FUTÁR, che fornisce itinerari e informazioni su tutti i trasporti pubblici, inclusi metro, tram, autobus, treno urbano e traghetto, nonché su altre opzioni a piedi, in bicicletta o bici condivisa.


Questi sono solo alcuni esempi di come la vita in una città moderna stia cambiando. Oggi dobbiamo slegarci dal mezzo, dobbiamo pensare alla mobilità in maniera completamente diversa. 

A breve non compreremo più macchine, ma mobilità!


                                                 
                                                                 group   page
                                                                              twitter


       
   
          

Nessun commento:

Posta un commento

Policy di TRIESTE in BICI

I vostri commenti sono i benvenuti, vi chiedo solo di non usare un linguaggio inappropriato, di non pubblicare messaggi promozionali o non pertinenti all'argomento del post e di firmare sempre il vostro commento con il vostro nome.