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martedì 24 maggio 2016

Incontro con le associazioni e gli amici della bicicletta



Cari amici,

da qualche anno tante cose sono cambiate a Trieste. Ma, per far sì che il cittadino medio possa accorgersi che qualcosa è cambiata in meglio, è necessario che coloro che saranno i nuovi amministratori della Città continuino ad affrontare temi che l’attuale Giunta comunale ha iniziato a mettere sul tappeto e ne migliorino la visibilità e l’attuazione, affinché la cittadinanza che vuole, che chiede di essere partecipe e protagonista della vita cittadina, possa e voglia, oggi, esserlo anche  della politica locale, avendo ricevuto da quest’ultima una visione chiara su come sarà Trieste e il suo territorio domani.
Da esperienze vissute in altri paesi europei, ho compreso il perché la nostra meravigliosa Trieste, ricchissima di interessi e di eccellenze inestimabili, stenta a decollare. Non solo non c’è fiducia nelle istituzioni, bensì manca anche e soprattutto una profonda ricostruzione e recupero della cultura civica che permetterebbe a noi  triestini  di  considerare il prossimo come portatore di diritti e di vedere la “cosa pubblica” come fosse nostra, da rispettare e da tutelare.

Quando nel 2010 ho fondato TRIESTE IN BICI, il mio intento non era quello di creare una delle tante associazioni per i ciclisti di Trieste, bensì, promuovendo un’attività sana e divertente come soluzione ai problemi di mobilità della Città, volevo porre i presupposti, affinché i cittadini partecipassero a un modo alternativo di spostarsi in Città, diventandone i protagonisti. E la bici, era il mezzo più adatto, in quanto di basso impatto economico, ecologico, molto divertente e sano, per cominciare questa “rivoluzione”.

Credetemi, non ho avuto lo spazio né il tempo per spiegarmi e se oggi sono qui, è per farlo e per chiedervi di credere che c’è bisogno della vostra partecipazione per continuare quel cambiamento che questa Amministrazione ha iniziato, ma che per renderlo stabile necessita di un ulteriore mandato quinquennale(COSA FAREMO)

Vogliate essere i "testimònials" del recupero di un rapporto funzionale fra la politica urbanistica e quella della mobilità per la gente e tra la gente di Trieste.

Non entrerò nel merito delle tante cose da me partecipate. Solo e brevemente di  quel  FLASH MOB giornaliero(atto di protesta eludendo le regole) che abbiamo praticato dal 2011 e che continuiamo tuttoggi percorrendo in bici, senza andare mai per strada, le corsie preferenziale dei bus e gli itinerari pedonali con #PRUDENZA#‎BUONSENSO, #‎BUONAEDUCAZIONE e chiedendo #TOLLERANZA.

Quello che abbiamo fatto e che continuiamo a fare, a Trieste, come aderenti al movimento #SALVAICICLISTI(nato come noi dal WEB) è importante, perché ha fatto capire ai partecipanti che quella soluzione, quella forzata percorrenza lontana dal pericoloso(e a volte mortale) traffico motorizzato, era ed è necessaria per raggiungere il nostro  obiettivo:

chiedevamo e chiediamo sicurezza(voleva e vuole dire cambiare tutte quelle regole che non garantivano e non garantiscono ancora  i ciclisti, con regole già introdotte in Europa) e la creazione di una rete ciclabile urbana a Trieste.

A questa protesta hanno aderito studenti, lavoratori, intere comitive e intere famiglie di nuovi ciclisti urbani, che hanno utilizzato in tal maniera itinerari da loro creati con grande pazienza e fantasia all’interno della Città. Senza prevaricare l’utenza pedonale, bensì, rendendola sensibile e partecipe con tolleranza a tale protesta e, allo stesso tempo, abituando le persone ad accettare questa gioiosa promiscua amicizia conquistata con i pedoni, per il modo educato e delicato con cui è stata raggiunta. Una mossa vincente che ha permesso  un incremento notevole della ciclabilità(oggi del +700%) e in continua ascesa.

Una dimostrazione che anche a Trieste, basta trovare l’idea, il modo, il tempo per attuarla e poi, mettendoci il cuore e grande determinazione #SEseVOLsePOLfar!


C’è ancora tanto da fare, per portarci al passo dell’Europa civile e di alcune realtà italiane(città della bicicletta) che gradatamente stanno parificando i ciclisti urbani ai pedoni condividendone gli itinerari e dando ai ciclisti addirittura prelazione nel diritto di precedenza rispetto a tutti gli altri utenti della strada(così in Danimarca).

Accantoniamo per sempre il #NosePOL 
(che significa “se lamentemo, no femo niente e spetemo che qualchedun che dovessi far, fazi”).

Ogni realtà ciclistica si prenda cura del futuro comune.


Dobbiamo darci da fare:
·         
  •     per  questo cambiamento radicale che ci sia anche qui da noi;

  •       per trovare sinergie e collaborazione tra di noi e con il Comune di Trieste e gli enti preposti;

  •               per creare i presupposti per  un ulteriore aumento del numero dei ciclisti urbani e non a Trieste, e contestualmente, incrementare l’offerta/richiesta di bici in Città(Negozi Bike-friendly) e sviluppare l’indotto bici che porterà ricchezza e tanti posti di lavoro a Trieste e sul territorio;
         
  •      per impedire che Trieste ritorni ad essere ingessata da quella politica che fino al 2011 ha tutelato gli interessi di pochi a scapito della collettività, che ha atrofizzato la mente di tanti nostri concittadini dalle vedute parziali,  per cui la Città ha perso negli anni tante opportunità che le si son presentate.
     
In questi cinque anni di mandatoRoberto Cosolini e la sua Giunta hanno operato bene(COSA ABBIAMO FATTO), anzi benissimo, date le condizioni(5 anni di crisi di cui 2 di Spending Review). Forse è mancata un adeguata comunicazione ed il contatto con i concittadini. Forse Roberto Cosolini non è il sindaco dei vostri sogni, ma ha rispettato il suo programma elettorale, non ha mollato un attimo anche in situazioni come la Ferriera, il Nuovo Piano Regolatore, il Nuovo Piano del Traffico, il Nuovo Piano del Commercio, il rilancio del Porto e l’avvio del recupero di Porto Vecchio ecc. in cui i suoi predecessori avevano desistito o, peggio, avevano creato danni alla Città.

E, per quanto riguarda la #ciclabilità, lui e la sua Giunta, hanno progettato quello che a Trieste nessuno aveva mai avuto il coraggio e la lungimiranza nemmeno di pensare!


Facciamo squadra e con mutuo rispetto diamoci da fare tutti insieme per la nostra meravigliosa Trieste.


Un caro saluto
                                                                                                                                                               
Candidato consigliere comunale alle elezioni amministrative 2016 
del Comune di Trieste per la lista civica INSIEME PER TRIESTE 
con Roberto Cosolini Sindaco.




Essere candidato QUI a Trieste è mettere al primo posto le esigenze dei concittadini di ogni età.  


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